Speciale CNU: Riccardo de Luca per il Judo.

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Il bello dello sport in generale è che quasi sempre ti offre la possibilità di una rivincita, qualche volta senza nemmeno dover aspettare un girone, una stagione o addirittura un quadriennio (olimpico o mondiale che sia). È quel che è successo a Riccardo de Luca, judoka veronese all'esordio ai CNU, che la sua occasione ha saputo farla fruttare al meglio. Sul tatami di Modena si è infatti tolto la soddisfazione di eliminare in semifinale Salvatore d'Arco del CUS Napoli, che lo aveva battuto agli Assoluti Serie A di quest'anno, approdando così all'ultimo e decisivo incontro per la medaglia d'oro nella categoria 81kg. Una finale che però gli ha lasciato un po' di amaro in bocca, nonostante il bell'argento portato a casa: «Contro il CUS Venezia è stata una gara tosta, il mio avversario era più grande e alla fine ho perso per somma di sanzioni. Poteva andare meglio, ma ci riproverò l'anno prossimo!». Con ancora più motivazioni, perché in ballo non ci sarà solo una medaglia ma anche il pass per le Universiadi Estive di Taipei 2017: «Credo che l'anno prossimo vedremo molta più gente ai Campionati. Saranno un'occasione per mettersi in mostra e guadagnarsi un posto in squadra in vista della manifestazione».

Il bello del judo, in particolare, lo riassume in una parola Riccardo: «L'agonismo. È questa la parte migliore. All'inizio sembra uno sport difficile e pieno di regole, ma poi ti prende davvero e ti rendi conto che è il più bello di tutti». Infatti l'augurio per il futuro è che possa diventare sempre più popolare: «Quest'anno eravamo un gruppo ridotto ma credo che ci siano le possibilità per raccogliere più iscritti e avere i numeri necessari per disputare il torneo a squadre fin dal prossimo anno». Le sue ambizioni, comunque, rimangono legate al tatami anche oltre i Campionati Universitari: «Ho già la qualifica di aspirante allenatore e da settembre inizierò un corso per bambini. La strada che voglio percorrere è questa, e conto che Scienze Motorie [è al primo anno, ndr.] mi possa aiutare a percorrerla». E a seguire la tradizione di famiglia, visto che i genitori sono entrambi maestri. Le premesse ci sono tutte, restate sintonizzati per scoprire come andrà a finire...

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