Mercoledì, 24 Gennaio 2018 10:42

Atleta dell'anno 2017: Marco Cordioli per la sezione Calcio a 5

Marco Cordioli 2

La sezione di Calcio a 5 ha scelto come suo Atleta dell’Anno 2017: il portierone Marco Cordioli, uno che in quattro anni nella squadra cussina ha raggiunto non solo dei fantastici risultati sportivi, ma ha fatto suoi tutti i valori del mondo CUS Verona. Uno di famiglia, insomma, che nel CUS si è tolto qualche soddisfazione non da poco, come la storica vittoria del campionato di Serie D due anni fa, e conseguente promozione. E fa anche parte degli atleti che hanno difeso i colori CUS ai Campionati Nazionali Universitari.


Raccontaci come sei approdato al Calcio a 5 dal football tradizionale.
Ho iniziato a giocare a calcio a 5 nel 2011, su invito di un amico che praticava la disciplina da molti anni, la proposta mi è arrivata dopo alcune partite tra amici. Al tempo avevo da un po’ smesso di giocare a calcio, perché l’ambiente non mi stava piacendo, quindi ho colto al volo questa nuova sfida.


Da quanto tempo sei nel CUS Verona, e com’è stato il tuo percorso?
Questo è il quarto anno che gioco nel CUS, e con questa maglia mi sono tolto alcune soddisfazioni sia a livello di squadra che individualmente. Come squadra siamo riusciti a vincere un campionato di D, due stagioni fa, anche se nessuno avrebbe scommesso su di noi (annata spettacolare nella quale siamo riusciti a difendere il vantaggio di 1 punto sulla seconda praticamente per tutto il girone di ritorno); mentre, a livello individuale, sono riuscito ad allenarmi in serenità ed affinare la tecnica, e questo mi è stato possibile solamente grazie al bellissimo ambiente e serenità che lo circonda, e tutto ciò mi ha permesso di fare una grande stagione l’anno passato. Nella mia breve carriera ho giocato in varie categorie, serie D, C2 e C1; ho vinto due campionati di serie D, una coppa veneto in serie D e una coppa veneto C2 e due medaglie di bronzo ai campionati universitari.


Cosa significa la nomina a atleta dell'anno per te?
Per me questa nomina è innanzitutto un onore e mi riempie il cuore di gioia, perché per me il 2017 è stato un anno da ricordare, visto che ho ripreso a giocare dopo un brutto infortunio che mi ha tenuto fermo per tutto il 2016, ma la reputo anche un onere, in quanto devo continuare a meritarmela a suon di grandi prestazioni, dato che i miei compagni nutrono grande stima di me.


Il 2018 si apre con nuove ambizioni…
Nel 2018 vorrei poter ripetere, a livello personale, le stesse prestazioni del 2017, ma anche poter raggiungere risultati migliori a livello di collettivo; quello che desidero è di arrivare almeno ai play off e giocarci qualche chance per salire di categoria.


Che cosa fai fuori dal campo? Quali sono le tue passioni?
Fuori dal campo mi reputo un ragazzo qualunque, mi piace uscire e stare in compagnia, sono appassionato di sport anche se, palestra a parte, non ne pratico altri al di fuori del calcio a 5, amo giocare a softair, inoltre ho un cane con cui passo molto tempo.


Che cos'ha di speciale il CUS e la squadra di Calcio a 5, che ti ha convinto a farne parte?
Poter spiegare a parole quello che rappresenta il CUS per me mi risulta difficile, posso dire che qui mi sento a casa, il clima è splendido e con i compagni mi trovo benissimo sia dentro che fuori dal campo. Ho deciso di unirmi al CUS dopo aver disputato un paio di edizioni dei campionati universitari (CNU) e se devo essere sincero, le motivazioni che mi hanno spinto ad iniziare a giocare con questa squadra sono state due: innanzitutto mi ha colpito la semplicità, la passione, la dedizione e la voglia di fare di Alessandro “Fibra” Zambon e, non per ultimo, durante i campionati ho conosciuto il capitano della squadra Dustin Sturlese con cui ho legato molto in questi anni, ma al tempo dopo averlo visto giocare ho subito capito che assieme a lui e altri giocatori che si sono poi uniti alla squadra ci saremo potuti togliere delle soddisfazioni e così è stato.

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