
Un’iniziativa dal forte impatto sociale e dal grande valore umano. Dopo il successo dello scorso anno, è stata presentata in conferenza stampa laseconda edizione del Torneo di Calcio a 5 "Mentalmente in campo", promossa dall’Unità Operativa Psichiatria 1 del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda ULSS 9 Scaligera, con il sostegno del CUS Verona, del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona, dell’UISP Verona, e con il patrocinio del Comune di Verona.
Il torneo si svolgerà venerdì 10 ottobre, dalle 16 alle 20, nel Palazzetto del Centro Sportivo Gavagnin, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. Un appuntamento che vedrà la partecipazione di operatori, utenti dei servizi psichiatrici e, grazie al contributo attivo del CUS, anche distudenti universitari, per favorire un’autentica esperienza di condivisione, sport e inclusione.
L’iniziativa punta avalorizzare lo sport come strumento di promozione della salute mentale, ma anche come mezzo perabbattere pregiudizi, stigma e barriere sociali, creando uno spazio in cui l’attività fisica diventa occasione di incontro e crescita reciproca.
“Ci siamo innamorati del progetto fin dalla prima edizione – ha dichiarato Franco Merci, Vicepresidente del CUS Verona –. Il CUS da anni si impegna per garantire a tutti l’accesso allo sport, promuovendo un’offerta inclusiva che comprende, oltre al calcio a 5, anche ilbaskine ilsitting volley. Crediamo fortemente nel valore dell’integrazione tra atleti con disabilità e normodotati: in campo, il divertimento unisce davvero tutti. Siamo felici di sostenere queste iniziative, che fanno bene allo sport e alle persone”.
Anche dal punto di vista clinico, il progetto rappresenta un’importante risorsa riabilitativa, come ha spiegato Valentina Caldiera, Terapista della Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale dell’ULSS 9: “La riabilitazione psichiatrica non è solo recupero, ma anche valorizzazione delle risorse già presenti nelle persone. L’inclusione dei ragazzi nel tessuto sociale e territoriale è fondamentale per contrastare lo stigma che ancora circonda il tema della salute mentale. Dopo il Covid abbiamo assistito a un aumento dei casi, soprattutto tra i più giovani: iniziative come questa, fondate sull’inclusione e sul divertimento, sono oggi più che mai fondamentali. Il successo della prima edizione ci ha convinti che dovevamo continuare su questa strada”.
Il CUS Verona è orgoglioso di essere parte attiva di un progetto che promuove lo sport come diritto di tutti, e che mette al centro la persona, la salute e la comunità.













