«Devo parlare piano perché sono a bordocampo...» inizia con questa premessa la nostra chiacchierata con Simone Saccomani, uno degli atleti che hanno rappresentato il CUS Verona ai CNU di Modena e Reggio. Il “campo”, nello specifico, è quello da tennis e in corso ci sono i match validi per la Coppa a squadre Serie D, a cui Simone partecipa con il Circolo Tennis di San Giovanni Lupatoto. In attesa che tocchi a lui prendere in mano la racchetta, Simone ci racconta di come questo sport sia una parte fondamentale della sua vita: «Ho iniziato a cinque anni, grazie a mio padre che già praticava, e da lì in poi non ho più smesso». C'è stata, a onor del vero, una parentesi tra i nove e i quindici anni in cui le ore d'allenamento venivano divise col calcio: «Ma era più che altro per fare gruppo con gli altri ragazzi; quando è arrivata l'ora di scegliere non ho avuto dubbi su quale fosse la mia strada». Ha sempre avuto idee chiare sul suo futuro il questo ragazzo veronese, motivo per cui finito il liceo scientifico si è iscritto a Scienze Motorie con l'obiettivo di diventare maestro di tennis. La direzione finora è quella giusta: all'attività agonistica (con gli impegni dovuti ad allenamenti e tornei) e allo studio alterna infatti il lavoro come istruttore presso il Circolo.
Ai CNU è arrivato grazie al Capitano della squadra CUS di tennis di quest'anno Caterina Marusic [a breve uno speciale anche su di lei, ndr.], conosciuta ad un torneo, che gli ha parlato di questa possibilità. Per lui si è trattato quindi dell'esordio ai Campionati Universitari e nonostante non sia riuscito a portare a casa una medaglia ce la descrive come un'esperienza molto positiva, anche grazie al grande lavoro di Elena e Mariola. «C'era davvero un bel clima, poi molti avversari li conoscevo perché veniamo dallo stesso giro. Per certi versi è stato quasi come una mini-vacanza!». Tant'è che la laurea potrebbe slittare di qualche mese per partecipare anche ai prossimi...
A noi non resta che fargli un grosso in bocca al lupo e lasciarlo tornare là dove si sente a casa: sul campo da tennis.